martedì 2 dicembre 2008

Non pensarci

Titolo originale: Non pensarci
Nazione: Italia 2007
Genere: Commedia
Durata: 105'
Regia: Gianni Zanasi
Cast: Valerio Mastandrea, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston
Produzione: ITC Movie


Trama: Un chitarrista rock fallito e ammaccato torna dalla Grande Città in cui aveva tentato l’avventura alla casella di partenza: la casa della sua famiglia a Rimini. Dove il fratello gestisce con scarsi successi la fabbrica di famiglia di ciliegie sotto spirito, la sorella se ne sta sempre sola con i delfini dell’acquario e i genitori invecchiano apparentemente ignari di tutto, o quasi... Preso in contropiede da una serie di rivelazioni e scoperte famigliari per lui sempre più incredibili, il protagonista si ritrova suo malgrado costretto ad occuparsi assurdamente e a modo suo di tutti. E alla fine è forse proprio in questo modo che, dopo tanto tempo e senza accorgersene, finisce con l’occuparsi di se stesso.

Visto da lui…
Con questo film Mastrandrea si conferma una delle migliori promesse del cinema italiano. Il film alterna momenti tristi (dovuti a tutti i problemi della famiglia di Mastrandrea e alla depressione di un vecchio amico) a fasi di assoluto divertimento (la scena delle corse davanti all’autovelox su tutte). Il solito straordinario Battiston e una simpatica Anita Caprioli. Consigliato a chi vuole farsi qualche risata tenendo sempre presente i “piccoli” problemi che possono nascere all’interno di una normale famiglia italiana.

Visto da lei…
È una commedia molto divertente e spiritosa, ma che ha anche degli spunti su cui riflettere e che mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca… In certe situazioni forse davvero il confine tra verità e bugia è molto ambiguo e leggero e, come dice il protagonista, "a volte la bugia è la cosa migliore, è… più dolce!" e fa vivere meglio.
Un altro aspetto che mi è piaciuto molto è il confronto tra il protagonista (chitarrista rock che vive come fosse un eterno ragazzo senza grosse responsabilità) ed il fratello maggiore (che per esigenze ha preso sulle proprie spalle la gestione della ditta di famiglia) e la metamorfosi che hanno subito nel corso della storia.
Lo consiglio a chi vuole divertirsi ma anche riflettere su certe dinamiche che scattano in famiglia e su cosa vuol dire crescere e diventare grandi.

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